PIANO NAZIONALE IMPRESA 4.0 - RISULTATI 2017, LINEE GUIDA 2018
Parte ufficialmente la fase due del Piano nazionale Industria 4.0 che cambia nome e diventa Piano nazionale Impresa 4.0 e che riporta i risultati 2017 e le linee guida per il 2018.
Qui il testo completo della presentazione #impresa40 illustrata ieri a Montecitorio dai ministri Carlo Calenda (Sviluppo Economico), Pier Carlo Padoan (Economia), Giuliano Poletti (Lavoro) e Valeria Fedeli (Istruzione Università e Ricerca).
Presentazione di PowerPoint - Ministero dello Sviluppo
Presentazione di PowerPoint - Miur
Tra le novità nella legge di bilancio troverà spazio un credito di imposta per le attività di formazione legate a Industria 4.0, con un meccanismo che andrà a premiare fiscalmente – si pensa fino al 50% – l’incremento di spesa tra il triennio 2018-2020 e il triennio 2015-2017 (si veda l’articolo accanto).
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Alcuni dati illustrati aiutano a capire di che cosa hanno bisogno le imprese e se gli incentivi in discussione sono realmente utili. La produzione industriale di macchinari – agevolati con superammortamento, iperammortamento e Nuova Sabatini – presenta una crescita da inizio 2016 a luglio 2017 di circa il 4%, mentre il fatturato è aumentato del 15 per cento. Esaurite le scorte, nella seconda metà del 2017 l’andamento della produzione – secondo le stime governative – si avvicinerà a quello del fatturato. E, se guardiamo all’andamento del fatturato dei macchinari, nell’ultimo anno e mezzo l’Italia batte anche la Germania.
Continuano a marciare gli ordini, in salita del 9% tra gennaio e giugno nei settori interessati dagli incentivi.
Non ci sono statistiche ufficiali invece sull’attività di ricerca e sviluppo delle imprese sostenuta dal credito di imposta e dal «patent box» su brevetti e marchi. In questo caso, fa fede un’indagine effettuata da Unioncamere: 24mila imprese sulle 68mila intervistate spendono in ricerca e innovazione, di queste 11.300 in aumento con una crescita media della spesa tra il 10 e il 15% (4.500 imprese nel 2016 non avevano effettuato alcuna attività innovative). L’80% delle imprese che investono in R&S, secondo l’indagine, ha considerato gli incentivi «molto utili».
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