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MARCHIONNE DIVENTA INGEGNERE: LAUREA HONORIS CAUSA A TRENTO

Sergio Marchionne ha ricevuto la laurea ad honorem in Ingegneria Meccatronica dalla Università di Trento, per la sua "chiara visione strategica" alla guida di FCA. Parla del futuro dell’auto, tra elettrico e guida autonoma: “Il cambio di paradigma sarà totale”.





«Dobbiamo essere realisti - dice Sergio Marchionne -. Le auto elettriche possono sembrare una meraviglia tecnologica, soprattutto per abbattere i livelli di emissioni nei centri urbani, ma si tratta di un’arma a doppio taglio». Il numero uno di Fiat Chrysler Automobiles parla da Rovereto, dove riceve la laurea honoris causa in ingegneria meccatronica. Davanti a professori e studenti dell’Università di Trento, come d’abitudine, non usa giri di parole. E diffida dal considerare tracciata la via del futuro. Se il problema del futuro è quello di ridurre le emissioni di anidride carbonica e dunque ridurre la dipendenza da petrolio, «non esiste una soluzione unica, né una formula magica per questo problema». 

La sfida dell’auto elettrica non va certo ignorata, né Fca la ignora. Ma l’elettrico «va fatto con lungimiranza e realismo». In Fca, ricorda il top manager, «stiamo lavorando su tutte le diverse forme di auto elettrica: dagli ibridi leggeri a 48 volt, agli ibridi tradizionali, ai plug in, ai sistemi totalmente elettrici». 

Ma l’elettrico, fa notare Marchionne ha molti limiti. Economici, legati ai costi, all’autonomia, ai tempi di ricarica e alla rete di rifornimento. Ma anche per l’impatto ambientale. «Le emissioni di un’auto elettrica, quando l’energia è prodotta da combustibili fossili, nella migliore delle ipotesi sono equivalenti a un’auto a benzina» visto che a livello mondiale «due terzi dell’energia elettrica deriva da fonti fossili». Dove il carbone, il peggiore per le emissioni, pesa per circa il 40%. Il cambiamento, osserva Marchionne, «sarà dirompente». Ma, aggiunge, «in Fca ci siamo allenati per tredici anni e mezzo, ogni giorno» e «abbiamo dimostrato di avere il coraggio per fronteggiare e superare le difficoltà». Nell’immediato Marchionne non alza i target per il 2017, ma solo per le incertezze sui cambi. «In circostanze normali direi di sì - risponde a chi gli chiede in merito a un possibile rialzo degli obiettivi per l’anno in corso - ma non faremo nulla a causa del cambio con l’euro». Il business, assicura, «è ok». 

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