VIRTUALE MA REALE: FORD USA LA REALTÀ AUMENTATA PER PROGETTARE LE SUE AUTO
Gli HoloLens di Microsoft aiutano gli ingegneri del big dell’automotive a testare nuove linee idee innovative prima di creare i prototipi che entreranno nell'immaginario collettivo.
È uno dei gravi, gravissimi problemi dell’industria automobilistica: un problema che ha creato il rallentamento del ciclo di innovazione: si tratta del costo dei materiali.
È uno dei gravi, gravissimi problemi dell’industria automobilistica: un problema che ha creato il rallentamento del ciclo di innovazione: si tratta del costo dei materiali.
Fino a qualche tempo fa, ingegneri e tecnici avevano ridotte capacità di testing su nuove idee e concept ipotizzati, perché troppo onerosi da realizzare, soprattutto se non integrati nel modello finale. Già la tecnologia aveva permesso di risparmiare qualcosa sui prototipi, grazie all’uso massiccio della stampa 3D, ma adesso le cose vanno anche oltre. Tramite l’utilizzo degli HoloLens di Microsoft, Ford sfrutta la realtà aumentata, o meglio mixata, per provare la fattibilità di certe innovazioni sui propri veicoli, soprattutto in termini di design. “Con gli occhialini possiamo viaggiare direttamente nelle riproduzioni virtuali per decidere se una via è percorribile o meno” – ha spiegato Michael Smith, design manager di Ford.
Virtuale ma reale
Oltre all’aspetto esteriore, i tecnici di Ford usano gli HoloLens anche per valutare assetti e valori fisici, concreti, attraverso un software che riesce ad analizzare la fattibilità dei carichi, scovando rapidamente le inefficienze. Tutto ciò senza dover sborsare un euro in fase di progettazione ma vivendo tutto il processo di briefing sul piano digitale. L’importanza non è solo quella di accelerare sull’adozione di nuove tecnologie e dinamiche dentro e fuori il veicolo ma anche di incentivare la collaborazione tra i team: “Gli HoloLens permettono a gruppi distanti di scambiarsi idee e opinioni, condividendo esperienze e progetti in maniera globale – ha detto Elizabeth Baron, Ford virtual reality e advanced visualization technical specialist- mischiare modelli virtuali e reali è molto interessante, perché aiuta i nostri designer e ingegneri a esprimere davvero le diverse concezioni di futuro, mostrando ciò che potrà diventare l’automotive nei prossimi anni”.
Virtuale ma reale
Oltre all’aspetto esteriore, i tecnici di Ford usano gli HoloLens anche per valutare assetti e valori fisici, concreti, attraverso un software che riesce ad analizzare la fattibilità dei carichi, scovando rapidamente le inefficienze. Tutto ciò senza dover sborsare un euro in fase di progettazione ma vivendo tutto il processo di briefing sul piano digitale. L’importanza non è solo quella di accelerare sull’adozione di nuove tecnologie e dinamiche dentro e fuori il veicolo ma anche di incentivare la collaborazione tra i team: “Gli HoloLens permettono a gruppi distanti di scambiarsi idee e opinioni, condividendo esperienze e progetti in maniera globale – ha detto Elizabeth Baron, Ford virtual reality e advanced visualization technical specialist- mischiare modelli virtuali e reali è molto interessante, perché aiuta i nostri designer e ingegneri a esprimere davvero le diverse concezioni di futuro, mostrando ciò che potrà diventare l’automotive nei prossimi anni”.
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