BTO2017, A FIRENZE PEPPER IL ROBOT RECEPTIONIST: "PRENDO IL POSTO DI CHI NON VUOLE IMPARARE"
"Io non voglio prendere il posto di nessun umano, voglio prendere il posto di umani che non vogliono piĆ¹ imparare". Queste saranno le prime parole che pronuncerĆ Pepper, il robot receptionist, presentato oggi al BTO 2017 (Buy Tourism Online) a Firenze.
.
.
"Il progetto – spiega Valeria Minghetti, ricercatrice Ciset, a ‘Punto e Giorno’ su RadioKm.it – ĆØ stato realizzato dall'UniversitĆ Ca' Foscari di Venezia, in collaborazione con Ciset, Jampaa e Parcs Hotels Italia. A primavera verrĆ inserito nella catena alberghiera e si occuperĆ di mansioni ripetitive, abitudinarie. Al momento ĆØ ancora in fase di sperimentazione, bisognerĆ capire di quali compiti si potrĆ occupare, ma per ora verrĆ inserito nella relazione col cliente e nella raccolta di informazioni".
"Pepper sarĆ un vero e proprio database – prosegue Minghetti – in grado di catalogare i dati relativi ad ogni cliente. Il suo processo di apprendimento avverrĆ 'learning by doing', Pepper impara facendo, dobbiamo ancora testare le sue capacitĆ . L'obiettivo non ĆØ togliere il lavoro a chi lavora negli alberghi, ma migliorarlo, eliminando le attivitĆ ripetitive. La presenza di Pepper richiederĆ la capacitĆ di sapersi relazionare non piĆ¹ solo con i clienti, ma anche con lui. Per questo Pepper dirĆ 'prendo il posto di chi non vuole piĆ¹ imparare': servirĆ flessibilitĆ e capacitĆ di adattamento. Inoltre creerĆ nuovi posti di lavoro, perchĆ© avremo bisogno di lavoratori in grado di interagire con il robot e istruirlo, guidarlo nelle sue mansioni e questo puĆ² farlo solo un essere umano”.
“Pepper, il robot receptionist presentato stamattina al BTO2017 di Firenze, - dichiara Massimiliano Schiavon, presidente dell’ITS Turismo di Jesolo Bardolino, ai microfoni di ‘Punto e Giorno’ di RadioKm.it - avrĆ un costo di mercato di circa 30.000 euro. Come tutte le tecnologie, col tempo avrĆ un costo piĆ¹ abbordabile anche per le piccole e medie aziende turistiche. Oggi il suo costo ĆØ quello di un collaboratore, ma questo non deve spaventare, il cambiamento ĆØ costante, serve adattarsi, non vince il piĆ¹ forte ma chi affronta meglio il cambiamento. Spero solo che quello che oggi sarebbe un lusso, ovvero possedere un robot receptionist, non faccia sƬ che diventi invece un lusso avere in reception un essere umano".
"Pepper sarĆ un vero e proprio database – prosegue Minghetti – in grado di catalogare i dati relativi ad ogni cliente. Il suo processo di apprendimento avverrĆ 'learning by doing', Pepper impara facendo, dobbiamo ancora testare le sue capacitĆ . L'obiettivo non ĆØ togliere il lavoro a chi lavora negli alberghi, ma migliorarlo, eliminando le attivitĆ ripetitive. La presenza di Pepper richiederĆ la capacitĆ di sapersi relazionare non piĆ¹ solo con i clienti, ma anche con lui. Per questo Pepper dirĆ 'prendo il posto di chi non vuole piĆ¹ imparare': servirĆ flessibilitĆ e capacitĆ di adattamento. Inoltre creerĆ nuovi posti di lavoro, perchĆ© avremo bisogno di lavoratori in grado di interagire con il robot e istruirlo, guidarlo nelle sue mansioni e questo puĆ² farlo solo un essere umano”.
“Pepper, il robot receptionist presentato stamattina al BTO2017 di Firenze, - dichiara Massimiliano Schiavon, presidente dell’ITS Turismo di Jesolo Bardolino, ai microfoni di ‘Punto e Giorno’ di RadioKm.it - avrĆ un costo di mercato di circa 30.000 euro. Come tutte le tecnologie, col tempo avrĆ un costo piĆ¹ abbordabile anche per le piccole e medie aziende turistiche. Oggi il suo costo ĆØ quello di un collaboratore, ma questo non deve spaventare, il cambiamento ĆØ costante, serve adattarsi, non vince il piĆ¹ forte ma chi affronta meglio il cambiamento. Spero solo che quello che oggi sarebbe un lusso, ovvero possedere un robot receptionist, non faccia sƬ che diventi invece un lusso avere in reception un essere umano".
Post a Comment