DUE GIOVANI STUDIOSI DELLA SCUOLA IMT PREMIATI PER LE LORO RICERCHE INNOVATIVE DALLA SOCIETÀ ITALIANA DI PSICOFIOSIOLOGIA
Per i loro studi che fondono neuroscienze, robotica e architettura, due
giovani studiosi della Scuola IMT Alti Studi Lucca si sono aggiudicati i
prestigiosi premi assegnati dalla Società Italiana di Psicofisiologia
(SIPF). Si tratta del ricercatore Andrea Leo, membro dell’unità di
ricerca MoMiLab (Molecular Mind Laboratory), e dello studente Paolo
Papale, iscritto al secondo anno del curriculum di neuroscienze
cognitive e sociali.
Due riconoscimenti che la Scuola accoglie con grande soddisfazione, come attestazione del valore della multidisciplinarietà che caratterizza la ricerca a IMT e che confermano la trasversalità delle neuroscienze, improntate al dialogo con gli ambiti di ricerca solo apparentemente più distanti, dall’ingegneria all’economia, dalla robotica ai beni culturali.
Andrea Leo si è aggiudicato il Premio Junior 2017 della SIPF, dedicato ai ricercatori under 35, per la pubblicazione di un articolo sulla prestigiosa rivista internazionale “eLife” (https://elifesciences.org/articles/13420). Lo studio, condotto da un team multidisciplinare internazionale, riguarda il modo in cui il cervello controlla i movimenti delle mani. La ricerca dimostra come tutte le azioni, dalle più semplici come impugnare una penna, alle più complesse, come suonare il pianoforte, siano ‘scritte’ nel cervello come gesto completo e non come movimento delle singole dita della mano. Una scoperta che ha implicazioni importanti per sviluppare nuove strategie di riabilitazione nei pazienti con lesioni cerebrali, ad esempio dopo un ictus, come pure nella bio-robotica per la messa a punto di programmi di interfaccia cervello-computer per la gestione delle protesi. Lo studio è stato condotto nell’ambito di una collaborazione tra il gruppo di ricerca MoMiLab di IMT, diretto dal professor Pietro Pietrini, e il Centro E. Piaggio dell’Università di Pisa, diretto dal professor Antonio Bicchi, con la partecipazione dell’Arizona State University.
Paolo Papale è uno dei quattro vincitori del Premio SIPF Giovani per la presentazione del suo studio sui meccanismi cerebrali che permettono la visione e il riconoscimento dei dettagli. Laureato in architettura, allievo del corso di Dottorato in Neuroscienze Cognitive, Computazionali e Sociali alla Scuola IMT dallo scorso anno, Papale sta sviluppando un originale percorso di ricerca multidisciplinare su come il cervello distingue gli aspetti di primo piano, quelli che 'catturano' l'occhio, dallo sfondo. I risultati di questo connubio tra neuroscienze, psicologia e architettura stanno aprendo nuovi ambiti nella progettazione di edifici e degli spazi cittadini.
Andrea Leo si è aggiudicato il Premio Junior 2017 della SIPF, dedicato ai ricercatori under 35, per la pubblicazione di un articolo sulla prestigiosa rivista internazionale “eLife” (https://elifesciences.org/articles/13420). Lo studio, condotto da un team multidisciplinare internazionale, riguarda il modo in cui il cervello controlla i movimenti delle mani. La ricerca dimostra come tutte le azioni, dalle più semplici come impugnare una penna, alle più complesse, come suonare il pianoforte, siano ‘scritte’ nel cervello come gesto completo e non come movimento delle singole dita della mano. Una scoperta che ha implicazioni importanti per sviluppare nuove strategie di riabilitazione nei pazienti con lesioni cerebrali, ad esempio dopo un ictus, come pure nella bio-robotica per la messa a punto di programmi di interfaccia cervello-computer per la gestione delle protesi. Lo studio è stato condotto nell’ambito di una collaborazione tra il gruppo di ricerca MoMiLab di IMT, diretto dal professor Pietro Pietrini, e il Centro E. Piaggio dell’Università di Pisa, diretto dal professor Antonio Bicchi, con la partecipazione dell’Arizona State University.
Paolo Papale è uno dei quattro vincitori del Premio SIPF Giovani per la presentazione del suo studio sui meccanismi cerebrali che permettono la visione e il riconoscimento dei dettagli. Laureato in architettura, allievo del corso di Dottorato in Neuroscienze Cognitive, Computazionali e Sociali alla Scuola IMT dallo scorso anno, Papale sta sviluppando un originale percorso di ricerca multidisciplinare su come il cervello distingue gli aspetti di primo piano, quelli che 'catturano' l'occhio, dallo sfondo. I risultati di questo connubio tra neuroscienze, psicologia e architettura stanno aprendo nuovi ambiti nella progettazione di edifici e degli spazi cittadini.
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