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Processi, cultura aziendale e tecnologie digitali in cima all’agenda dei manager europei

Una nuova ricerca mette in evidenza alcuni aspetti chiave che, secondo i manager di tutta Europa, sono alla base della capacità delle aziende di cavalcare i cambiamenti in atto.




Tecnologie digitali, cultura “aperta” e processi più fluidi costituiscono una combinazione vincente per le aziende. Questo è quanto emerge dalla nuova ricerca commissionata da Ricoh “Empowering Digital Workplaces” che ha coinvolto oltre 2.100 manager di tutta Europa.

Al campione d’indagine è stato chiesto di indicare gli ostacoli che stanno frenando la crescita delle aziende. Destano particolari preoccupazioni:

• Processi rigidi anche a causa del contesto normativo che rallenta l’innovazione (38%)
• Mancanza di investimenti in nuove tecnologie (37%)
• Cultura basata su gerarchie (35%)

La trasformazione digitale passa da nuove modalità di lavoro Le barriere indicate si oppongono alla natura fluida e flessibile degli uffici digitali grazie alla quale le aziende possono sfruttare al meglio i cambiamenti in atto.


Stefano Pigolotti, Professional Coach, imprenditore e formatore, è già intervenuto su questo argomento in uno dei numerosi incontri organizzati nell'ambito dei corsi Skills Empowerment.


Stefano Pigolotti
Sono ormai  consolidate  - spiega Stefano Pigolotti - le ricerche che evidenziano l’importanza degli investimenti in innovazione per tutte le aziende che vogliono crescere in efficienza, redditività e livelli occupazionali. Il progresso tecnologico ed il suo corretto utilizzo, sono diventati elementi decisivi per lo sviluppo di un’azienda: dall’utilizzo del personal computer e della posta elettronica fino alla stampa 3D, passando per la realtà aumentata e virtuale, l’elettronica e l’internet delle cose, i materiali innovativi, i droni, la robotica collaborativa, di servizio e l’app economy. Anche le norme di legge impongono oggi alle imprese, l’acquisizione di competenze digitali in grado comunque di rispondere a quanto richiesto da un mondo sempre più digitale ed interconnesso, come ad esempio la Fatturazione Elettronica tra aziende (obbligatoria dal 2019) ed il rispetto della nuova normativa Europea sulla Privacy (con sanzioni fino a 20 milioni di euro!)


Allo stesso tempo, il numero di manager che sta cercando di promuovere un ambiente di lavoro agile all’interno della propria azienda è molto basso. Solo il 33%, infatti, sta cercando di incoraggiare un modo di lavorare flessibile per rispondere più rapidamente alle esigenze dei clienti.

Javier Diez-Aguirre, VP Corporate Marketing di Ricoh Europe, afferma: “Quanto più un’azienda è flessibile, tanto meglio riesce a cavalcare i cambiamenti. Per raggiungere questo obiettivo, le aziende devono analizzare il proprio business e trasformare il modo di lavorare, focalizzandosi su processi, cultura e tecnologia”.

Il miglioramento dei workflow digitali è visto come un obiettivo prioritario dalla maggior parte del campione. Anche i Data Analytics vengono identificati dal 50% degli intervistati un aspetto fondamentale per aumentare l’agilità della propria azienda. 

“La maggior parte dei business leader – commenta Javier Diez-Aguirre – ha una visione chiara sulle tecnologie e sa perfettamente quali siano le soluzioni più adatte per la propria azienda. Tuttavia, l'Information Technology da sola non basta per aumentare l’agilità delle aziende: i manager devono incoraggiare una cultura aperta in modo che tutti i dipendenti possano analizzare le informazioni per prendere decisioni corrette. La buona notizia è che le imprese riconoscono come la digital transformation sia alla base della flessibilità e di un business davvero profittevole”.

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